CAUCHY, Augustine-Louis

Nato a Parigi il 21 agosto 1789, è considerato il padre fondatore dell'Analisi matematica per i suoi pionieristici studi in Analisi reale e complessa. Famosi sono anche i suoi studi sulla convergenza delle serie, sulle equazioni differenziali, sulla teoria delle permutazioni dei gruppi, sulla Probabilità e Fisica matematica.

Cauchy crebbe in una famiglia di orientamento monarchico e molto cattolica e sin da bambino entrò in contatto con la Matematica poiché Joseph Lagrange e Pierre Simon Laplace erano amici del padre. Cauchy si iscrisse all'École centrale du Panthéon nel 1802, all'École Polytechnique nel 1805 ed infine, nel 1807, all'École nationale des ponts et chaussées dove si laureò nel 1809. Lagrange e Laplace lo persuasero però a rinunciare all'ingegneria per dedicarsi alla ricerca scientifica in Matematica. Divenne quindi docente all'École Polytechnique, al Collège de France e alla Sorbona. Nel 1830, a causa delle sua fedeltà a Carlo X, si rifiutò di giurare fedeltà agli Orléans e per queste andò in esilio prima in Svizzera poi a Torino, dove insegnò Fisica. Nel 1833 si trasferì a Praga come precettore del conte di Chambord, nipote di Carlo X. Nel 1838 fece ritorno in Francia dove insegnò in alcuni istituti religiosi, fino a quando, dispensato dal giuramento alla repubblica da Napoleone III, riprese la cattedra di Fisica matematica alla Sorbona. Cauchy è morto a Sceaux il 23 maggio 1857.

I suoi più grandi contributi alla Matematica sono racchiusi nei tre grandi volumi: "Cours d'analyse de l'École Polytechnique" (1821), "Le Calcul infinitésimal" (1823), "Leçons sur les applications de calcul infinitésimal; La géométrie" (1826–1828). Cauchy scrisse numerosi trattati e pubblicò 789 articoli. Queste pubblicazioni riguardano argomenti di grande importanza come la teoria delle serie (in cui sviluppò autonomamente la nozione di convergenza), la teoria dei numeri, la teoria dei gruppi e sostituzioni, la teoria delle funzioni, equazioni differenziali e determinanti. Altro contributo è stata la dimostrazione del teorema del numero poligonale di Fermat. Ha enunciato e dimostrato il teorema dei residui e lo ha usato per derivare alcune formule relative alle serie e agli integrali. Cauchy fu inoltre il primo a definire i numeri complessi come coppia ordinata di numeri reali.

DE L'HOPITAL, Guillaume

Guillaume François Antoine de Sainte Mesme, marchese de l'Hôpital (o de l'Hospital) nato a Parigi nel 1661, è stato un matematico francese, particolarmente noto come studioso del calcolo infinitesimale.

Guillaume de l'Hôpital è conosciuto principalmente per l'omonimo teorema che permette di calcolare il limite di una funzione indeterminata della forma f(x)/g(x) quando i limiti di f(x) e g(x) tendono entrambi a zero o a infinito.

De l'Hôpital intraprese inizialmente la carriera militare ma, a causa di problemi alla vista, decise di dedicarsi allo studio della Matematica. Nel 1696 pubblicò il primo manuale di calcolo differenziale che sia mai stato stampato: “Analyse des infiniment petits pour l'intelligence des lignes courbes” (Analisi degli infinitamente piccoli per la comprensione delle linee curve) dove viene pubblicata per la prima volta la sua nota regola. La scoperta però è probabilmente dovuta a Johann Bernoulli, sulle cui lezioni si basava il libro di de l'Hôpital. 

Il marchese de l'Hôpital morirà a Parigi il 2 febbraio 1704.

A proposito dei rapporti con Bernoulli molte indiscrezioni cominciarono a riportare che nel 1694 i due matematici avevano stilato un accordo per il quale de l'Hôpital avrebbe pagato annualmente a Bernoulli un compenso di 300 franchi per risolvere problemi matematici e per potersi avvalere dei suoi risultati. L'accordo stabiliva però che Bernoulli doveva mantenere il patto segreto. Nel 1704, dopo la morte di de l'Hôpital, Bernoulli rivelò invece il patto al mondo intero. Nel 1922 furono poi trovati documenti che avallavano la sua rivelazione.

LAGRANGE, Giuseppe

Matematico famoso in tutta l'Europa di fine '700, Giuseppe Lodovico Lagrange nasce a Torino il 25 gennaio 1736 da una famiglia di origine francese stabilitasi da alcune generazioni in Italia.

Lagrange si dedicò giovanissimo alla Matematica e già nel 1753 iniziò una corrispondenza scientifica con Eulero sul calcolo variazionale.

A vent'anni divenne professore alla Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino e nel 1758 fu uno dei fondatori della società scientifica che divenne poi l'Accademia delle Scienze torinese. Nel 1766, su proposta di Eulero e di d'Alembert, legato a Lagrange da grande amicizia, è chiamato da Federico II a succedere allo stesso Eulero come presidente della classe di scienze dell'Accademia delle Scienze di Berlino, dove rimane fino al 1787, quando si trasferisce a Parigi. Il grande prestigio di cui godeva si mantenne inalterato anche durante la Rivoluzione francese: collaborò alla riorganizzazione dell'insegnamento scientifico nelle università e presiedette la commissione per l'introduzione del sistema metrico decimale.

Nel 1795 fu nominato professore alla nuova Scuola Normale e nel 1797 alla Scuola Politecnica. Anche nel periodo del Direttorio e sotto Bonaparte mantenne un grande prestigio. Napoleone lo nominò senatore e conte e alla sua morte, avvenuta il 10 aprile 1813, ebbe sepoltura nel Panthéon parigino.

Lagrange è stato uno dei maggiori matematici del Settecento e ha partecipato attivamente al movimento culturale dell'Illuminismo. Lasciò una produzione di vasta mole, compiendo ricerche di notevole importanza sul Calcolo delle variazioni, sulla Teoria delle funzioni e sulla sistemazione matematica della Meccanica, compiuta nel 1788 con la più importante “Mécanique analytique”.

In quest'opera, assumendo a base della teoria alcuni princìpi generali (in particolare, il principio dei lavori virtuali), Lagrange deduce da essi le leggi dell'equilibrio e del movimento. 

ROLLE, Michel

( Ambert, 21 aprile 1652 - Parigi, 8 novembre 1719)

E' noto per il cosiddetto teorema di Rolle sui punti stazionari di una funzione derivabile.

Nel 1675 si trasferì da Ambert a Parigi e nel 1685 divenne studente di Astronomia all'Académie Royale des Sciences. Fu uno dei primi critici delle formulazioni allora diffuse del calcolo infinitesimale, sostenendo inesatto e basato su ragionamenti poco rigorosi. Su tale argomento sviluppò anche una controversia nel 1702 con Joseph Saurin. 

Nel 1708 fu colpito da un attacco di apoplessia dal quale riuscì a riprendersi; dieci anni dopo, però, un secondo attacco lo condannò alla paralisi che lo accompagnerà fino alla morte.

Rolle è conosciuto principalmente per aver enunciato nel 1691, nel caso particolare dei polinomi reali ad una variabile, una prima versione del teorema che porta il suo nome. Si deve inoltre a lui la corrente notazione n√x per indicare la radice n-esima di x.

WEIERSTRASS, Karl

Karl Theodor Wilhelm Weierstrass, nato a Ostenfelde, in Germania, il 31 ottobre 1815 è considerato il "padre dell'Analisi moderna". Il suo interesse per la Matematica iniziò quando era ancora studente al Ginnasio. Si iscrive poi all'Università di Bonn dove, secondo i desideri del padre, i suoi studi dovevano riguardare legge, economia e finanza. Weierstrass però prestò poca attenzione a tali corsi di studi e decise di studiare Matematica da autodidatta. Sceglie infine di lasciare l'Università di Bonn per iscriversi a Matematica all'Università di Münster. Durante questo periodo di studi, Weierstrass seguì le lezioni di Christoph Gudermann e sviluppò un vivo interesse per le funzioni ellittiche.
Il difficile rapporto col padre lo portò ad un uso eccessivo dell'alcol e ad alcuni problemi psichici. Intorno al 1850 visse anche alcuni periodi da infermo, ma fu in grado di pubblicare articoli che gli diedero fama tanto che nel 1854 ricevette il dottorato honoris causa all'Università di Königsberg. Nel 1857 ottenne la cattedra di Matematica all'Università di Berlino. Ebbe come studenti Georg Cantor, Felix Klein, Sophus Lie e Hermann Minkowski.

Si occupò di definire rigorosamente i fondamenti dell'Analisi, dando per primo l'esempio di una funzione continua ovunque ma non derivabile. Il suo nome è legato ai cosiddetti Teorema di Weierstrass, al Teorema di Bolzano-Weierstrass e al criterio di Weierstrass per la convergenza uniforme delle serie.

Continuò a tenere lezioni all'Università anche quando la malattia lo aveva ridotto su una sedia a rotelle. Morì di polmonite il 19 febbraio 1897.